Chi è Andrea Fontana
Andrea Fontana è uno storyteller, aiuta le imprese a raccontarsi. Comunicarsi è necessario per comunicare, accompagnando le persone nella quotidianità.

Biografia Andrea Fontana
Tutto ha inizio dalla facoltà di sociologia della comunicazione. Negli anni novanta ha lavorato presso Unilever, sotto la guida di Giuseppe Varchetta e Cristiano Cassani. Al contempo, non volendo abbandonare la carriera accademica, ha svolto una tesi di dottorato supervisionata da Duccio Demetro. Grazie alla continua ricerca ed espressione nello studio ha ricevuto il Premio Curcio alla cultura 2015.
Nel periodo natalizio del 2017 è stato Speaker del Tedx di Foggia. Il tema era “Il fantastico è il nuovo reale”, il cambiamento della nostra relazione e percezione della realtà.
“Noi oggi viviamo in comunità sempre più immaginarie, dove i racconti diventano il tessuto narrativo della nostra quotidianità. I profili delle persone nei diversi social raccontano profili immaginati e immaginari, non la realtà dei fatti. Anche molti personaggi politici, e noi ogni giorno li consultiamo. Prendo l’esperienza e aggiungono la loro personale significazione. Basta il taglio fotografico, il filtro applicato all’immagine e smette di essere la realtà oggettiva di partenza“.
Perciò, secondo Andrea, abitiamo comunità sempre più fantastiche. Il blanding, l’azione di mescolare i fatti reali con le narrazioni che ruotano attorno al fatto stesso, a tal punto che l’80% dei giovani non distingue un contenuto reale da una pubblicità.
Nello stesso anno è stato ospite a Sky tg24 trattando il tema delle fake news. Andrea ha spostato il fulcro dell’attenzione nella capacità di giudicare la notizia da parte della persona comune. Nella nostra società l’informazione è sempre più fantastica, anche per l’economia e la politica, sia online che nei media broadcasting. L’unica soluzione che emerge dall’intervista è imparare ad essere consapevoli e responsabili dei contenuti che leggiamo e diffondiamo. A tal proposito ha pubblicato il libro “Fake news: sicuri che sia falso?”
Autore di due libri sulla narrazione d’impresa: “Manuale di Storytelling” e “Storytelling d’impresa: la guida definitiva”.
Co-fondatore di Storyfactory, una società che offre servizi sul tema, presidente dell’Osservatorio Italiano di Corporate Storytelling e docente di molti master.
Segni particolari
Andrea è una figura poliedrica nell’ambito dello storytelling. Applica e studia la tecnica di narrazione nell’ambito accademico, aziendale e politico. Grazie all’interazione di questi campi riesce a mantenere un continuo stato evolutivo della disciplina che riesce a distinguersi in un ambiente di overload informativo e fake news.
Democratico è un termine che assocerei alla figura di Andrea. Dalle sue parole emerge come la narrazione permetta di raccontare chiunque, indipendentemente dallo status economico e dal ruolo sociale, ognuno di noi ha una storia. Inoltre, grazie ad essa, ogni persona si rende comprensibile all’altro, perciò alla portata di tutti.
Basta solo trovare le parole, e poi ci pensa lui!
Che lavoro fa
Grazie alle sue competenze può:
- esaltare il capitale narrativo dell’azienda, dell’imprenditore o dei suoi antenati;
- definire una narrazione aziendale multimediale che sia coordinata e rafforzi l’immagine aziendale;
- ascolto e protezione da potenziali perdite di valore reputazionale.
Frasi di Andrea Fontana
“In tutto questo come possiamo sperare di essere ascoltati e visti? Per forza ci vogliono storie capaci di incantare.”
“Ma questa non è la verità. La verità è che il lutto è libero perché può investire tantissimi momenti dell’esperienza umana, in mille modi differenti.”
“Finzione, non irreale ma qualcosa che viene costruito narrativamente.”
Che cosa mi piace di più di Andrea Fontana
La semplicità di espressione nella narrazione mi cattura.
È come se avesse una chiave magica che riapre una stanza dove è racchiusa tutta la mia fantasia da poppante, il periodo in cui riuscivo a immaginare persone viola e fiori che diventavano navicelle spaziali che prendono il volo. Ecco, lo storytelling di Andrea riapre le porte alla capacità di immaginare intesa come pensare attraverso le immagini, un linguaggio primordiale che tocca il nostro Io più profondo.